Buona Festa del Corpus Domini !

PREGHIERA e LITURGIA DEL GIORNO
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Cammino Sinodale
QUESTA SETTIMANA
La Missione in breve
Comunità Cattolica Italiana - Francoforte Centro




IL CAMMINO PASTORALE
2022-2024
“Sulla Tua Parola…”
Carissimi tutti,
Il tema annuale da un punto di vista teologico
Sulla tua parola...
«Maestro, abbiamo faticato tutta la notte e non abbiamo preso nulla; ma sulla tua parola getterò le reti» (Mt 5,5). Così suona la risposta di Pietro all’invito di Gesù a gettare ancora una volta le reti. La sua esperienza di pescatore gli dice che l’impresa non promette alcun successo. La parola di Gesù lo spinge a provare l’improbabile: «…e presero una quantità enorme di pesci».
Il motto: «Sulla tua parola» richiama questo racconto. Per questo l’ho scelto come motivo ricorrente.
«Sulla tua parola» - è un incoraggiamento a riguardare con occhio critico non solo la propria vita, ma anche quella della Chiesa. Non facciamo altro che vivere in modo ripetitivo, oppure ci lasciamo toccare dal messaggio della conversione? Anche la routine delle nostre comunità dovrebbe poter essere messa in discussione. Quella che una volta poteva essere una risposta generosa alla chiamata di Dio può apparire oggi obsoleta e inadeguata. Allo stesso modo, non tutte le novità sono per ciò stesso una risposta alla Parola di Dio. È importante soprattutto comprendere che la Parola di Dio non è qualcosa che la Chiesa “ha”. Non è un possesso statico. La Parola è ciò che muove la Chiesa; essa ci provoca e ci chiama alla conversione. Siamo in cammino “sulla sua Parola”.
«Sulla tua parola» - è un’affermazione di fiducia: Cristo ci ha assicurato il Regno di Dio, che ha avuto inizio in modo irreversibile con la sua Risurrezione. Nulla ci può separare da Cristo, dalla Parola di Dio. Tutto condurrà a Lui, anche se ora non riusciamo a comprenderlo. Possiamo, in quanto Chiesa, camminare in questa fiducia.
Domande per la riflessione personale: Come reagisco di fronte a cose che scuotono le mie certezze e contrastano con le mie abitudini? Mi lascio mettere in discussione? Sono pronto a lasciarmi cambiare?
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Quando ho fatto l’esperienza della conversione nella mia vita? Che cosa è cambiato? Quali ne sono stati i frutti?
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Da quale “parola” mi lascio guidare nella mia vita? A cosa oriento la mia vita?
Vicini e assieme
Il pesce e il pane. Il pesce al centro rappresenta Gesù e il suo agire nel e con il mondo. Egli ci è vicino, senza tempo, qui ed ora.
Gesù opera miracoli tramite gli uomini e con essi, concretamente con ciò che gli presentiamo e noi stessi siamo.
Tutti noi possediamo qualcosa, seppur poco, che Gesù vuol moltiplicare. Nelle mani di Dio viene tutto moltiplicato e dalle sue mani ciascuno riceve a sufficienza. Affinché ciò avvenga, dobbiamo donare il nostro poco e condividerlo con gli altri, altrimenti nessuno può averne parte se non noi stessi.
Andiamo a Dio come siamo, piccoli e insignificanti, con le nostre fragilità e debolezze. Non dobbiamo compiere nulla di straordinario per comparire al suo cospetto: nelle sue mani addirittura il poco diviene molto. Pane e pesce, ce n'è per tutti. Tutti si saziano. Dividere e donare, mettersi al servizio del prossimo. Di tutto ciò sono un simbolo il pesce e il pane. In Cristo, Dio ci è vicino. Possiamo sperimentare questa vicinanza quando noi stessi siamo vicini gli uni agli altri e ci spendiamo per il prossimo.
Domande per la riflessione personale
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Dove sperimento personalmente la vicinanza di Dio nella mia vita?
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Cosa desidera Dio moltiplicare e rafforzare in me, affinché divenga efficace per gli altri?
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Come posso condividere con gli altri ciò di cui ho bisogno io stesso per vivere?
Padre Rupnik, Madrid -Almudena-Kathedrale: Capilla Del Santisimo
Vicini a Dio anche il poco diventa molto: il mosaico della moltiplicazione dei pani
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Ad un primo sguardo, il mosaico della moltiplicazione dei pani può apparire sorprendente. Non è il pane moltiplicato, ma Cristo a dominare la scena. Cristo sta al centro. È la sua presenza a determinare tutto, a conferire all’immagine una calma rasserenante. La sua aureola, raffigurata con colori vivaci, attira lo sguardo dello spettatore verso il centro, verso gli occhi di Gesù. Il suo sguardo ci interpella. La sua è una presenza che rassicura: “io sono qui”. Il bagliore sfavillante d’oro dell’aureola rappresenta la promessa della vicinanza guaritrice e salvifica di Dio, che Gesù annuncia: “Il tempo è compiuto, il regno di Dio è vicino!”. Allo stesso tempo, la croce rosso vivo nell’aureola e i segni delle ferite alle mani e al costato ci ricordano che Dio è vicino in particolar modo a coloro che soffrono, ai poveri, ai peccatori. Egli è morto e risorto per noi. La sua veste bianca, splendente d’oro ci ricorda che tramite la morte e la risurrezione di Gesù l’umanità è stata assunta in Dio e portata alla perfezione.
Il parroco, don Matteo


L'attenzione della Chiesa - dalle sue origini - si è sempre occupata dell'accoglienza e dell'assistenza alla gente in movimento: pellegrini, esuli, profughi, migranti in genere. Si è fatta particolarmente intensa in Germania a partire dalla seconda metà del secolo scorso, quando l'emigrazione di massa iniziò ad assumere dimensioni notevoli.
I missionari hanno seguito con passione ed intelligenza il numero sempre crescente dei connazionali. I centri di missione sono diventati luogo di ritrovo, di conforto e di sostegno.
La chiesa italiana, specialmente nel dopoguerra, ha investito in persone e in opere per questo servizio pastorale urgente.
